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Cosa TI succede quando al tuo cane viene appiccicato il bollino di dominante

Cosa TI succede quando al tuo cane viene appiccicato il bollino “cane dominante”?
Quante volte lo hai sentito? Magari il tuo cucciolo ti ha montato la gamba o fa orecchie da mercante quando lo chiami e tu ti senti dire dal parente che ha avuto millemila cani dalla notte dei tempi in qua, che hai un cane dominante, che devi cominciare a fargli capire chi comanda.
Stessa cosa se il tuo cane abbaia e si lancia verso altri cani o persone o se ti ruba una ciabatta e per una infinità di altre cose che magari il tuo cane fa.
Qualunque cosa faccia il tuo cane, arriverà sempre chi gli appiccicherà addosso il bollino e magari quel qualcuno è la persona a cui ti sei rivolto per avere un aiuto professionale per te ed il tuo cane.
Ora, a parte il fatto che affermare che un cane, o qualunque altro animale, sia dominante, non è una affermazione corretta, perché la dominanza non è una caratteristica dell’individuo, ma ne parleremo un’altra volta, magari facendoci aiutare da una professionista esperta di questo argomento,
per ora vorrei invitarti alla riflessione su un aspetto cruciale:
cosa succede a TE quando al tuo cane viene appiccicato il bollino di cane dominante?
Nel momento in cui ti convinci che il tuo cane fa la tal cosa o la tal altra perché vuole dominare, vuole prendere il sopravvento su di te, in quel preciso istante, il tuo cane da tuo amico diventa il tuo nemico.
Lui è quello da cui difendersi.
In quel preciso istante, anche a livello inconscio quindi senza che tu manco te ne accorga, il tuo sistema nervoso comincerà a cogliere qualunque segnale proveniente dal tuo cane come un segnale di pericolo, di ostilità e di sfida.
Sei entrato in uno stato di allerta e ipervigilanza, il tuo sistema di difesa è attivo. In questo stato farai sempre più fatica a cogliere i segnali “positivi” che il tuo cane ti invia. Questo perché le tue emozioni e il tuo stato fisiologico stanno colorando la tua realtà, di nero in questo caso ☹ e agirai e reagirai di conseguenza.
Quindi a tua volta invierai dei segnali al tuo cane, che l’ambiente non è sicuro: tutto nel tuo aspetto gli parlerà del tuo stato emotivo. Ricorda che i nostri sistemi nervosi si sono evoluti per stare in relazione: le tue espressioni facciali, il tuo tono della voce, i tuoi gesti, tutto comunicherà chiaramente al sistema nervoso del tuo cane che non sei amichevole (sei pronto a difenderti ricordi?).
Quindi proprio come è successo a te, anche il tuo cane sarà spaventato e farà sempre più fatica a cogliere dei segnali amichevoli, ammesso che ce ne siano rimasti.
Se pensi di doverti difendere, qualunque possibilità di entrare in una relazione empatica con il tuo cane, di comprenderlo realmente e di collaborare con lui vanno a farsi friggere.
Lo stress derivante dalla situazione, le incomprensioni e i malintesi che si andranno a sommare uno all’altro faranno il resto.
E tu che dovevi essere per il tuo cane la figura di attaccamento, quello che si prende cura e a cui rivolgersi nel momento del bisogno, diventi quello da cui difendersi, un competitor, il nemico.
Insomma una profezia che si autoavvera e hai fatto tutto tu, con l’aiuto della cultura popolare.
Scritto da: Stefania Buonarota
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Riconoscere le informazioni cinofile giuste da quelle sbagliate.

In uno studio del 2018, pubblicato su Journal of Veterinary Behavior, “Barriers to the adoption of humane dog training methods”,Todd si interroga sulle cause che ostacolano l’utilizzo di metodi “umani” nell’ addestramento/educazione dei cani.
Todd osserva che, nonostante l’uso di metodi avversivi sia un problema per il benessere degli animali, la maggior parte dei proprietari di cani continui ad utilizzare punizioni e rinforzi negativi nell’addestramento/educazione.
Nello studio emerge che nel 2015 in Italia ben il 55% delle persone intervistate dichiara di ricorrere al fai da te. Di questi il 13% vanno ad intuito ed il 42% prende le informazioni sul web, dalla tv o in qualche libro.
Una cosa del genere succede negli Stati Uniti, dove le persone che hanno cani con problemi di comportamento ricorrono molto frequentemente al fai da te.
I consigli recuperati con il fai da te, vanno dall’uso di collari a strozzo e con le punte, al forzare il cane a terra usando il guinzaglio, insegnare il “guardami”.
Quello che salta fuori è che, se anche i proprietari di cani decidono di consultare un libro, i libri più popolari di training contengono informazioni non corrette e che la personalità dei proprietari può influenzare la scelta sul tipo di metodo.
In conclusione quello che ostacola la diffusione, presso i proprietari di cani, di metodi “umani” oltre alle loro scarse competenze tecniche sono: il fai da te, la qualità scarsa delle informazioni nei libri (web) popolari, la mancanza di regolamentazione della figura dell’ educatore/addestratore e il continuo uso di tecniche avversive da parte di trainer.
Queste sono tutte cose che noi Educatori/Istruttori purtroppo sappiamo bene per esperienza.
Le persone, anche con le migliori intenzioni, prendono le loro informazioni su TikTok, Youtube, serie di tv, da pagine web. Il problema del reperimento delle informazioni è davvero serio, perché, se è vero che poter cercare le informazioni direttamente senza intermediari ci da accesso ad un’infinità di materiale, è pur vero che, proprio per questo, bisogna cominciare a sviluppare uno spirito critico e vagliare bene le fonti.

Oggi chiunque, può svegliarsi la mattina e mettersi a produrre tutorial, video, scrivere un libro e non è facile poi per le persone scremare le informazioni corrette da stupidaggini, leggende e falsi miti.

La cosa non sarebbe così grave, se non fosse che, proprio come emerge dallo studio di Todd, le informazioni e i consigli che trovate in rete sono per gran parte non corretti e basati su approcci punitivi.
Per cui il rischio di fare danni anche importanti affidandovi a quello che trovate in rete è davvero consistente.
Il consiglio quindi è di non prendere mai per oro colato quello che leggete o vedete, nemmeno se la pagina dove lo vedete ha una quantità di follower (che sono solo proprietari proprio come voi, con le vostre stesse conoscenze).
Cominciate a farvi domande su ogni singola affermazione che leggete. Non date per scontato niente. Guardate alla sostanza e ricordate che il dubbio e la curiosità sono alla base della conoscenza e che la realtà è complessa, per cui tutte le regolette facili, i consigli detto fatto, 9 su 10 sono bufale.
Quello che cercheremo di fare insieme è di allenare la nostra capacità di osservazione, il nostro spirito critico.
Vedremo come sia possibile vivere, educare, anche allenare un cane, senza uno straccio di violenza e come questo non solo sia possibile, non solo sia l’unica via eticamente accettabile, ma sia anche quello che decisamente vi conviene fare, perché da risultati giganteschi e duraturi.
Scritto da: Stefania Buonarota
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Cosa significa “Educazione dalla parte del Cane”

La mia storia personale e i cani che sono capitati nella mia vita, nel tempo hanno modificato molto le mie percezioni rispetto ai concetti di educazione, comportamento e rapporto con il cane. Harry e Marshal soprattutto, mi hanno costretta a confrontarmi con il mondo emotivo del cane e tutto ha preso forme diverse da prima.
Dopo tanti errori e tante domande ho scoperto che esiste una corretta cultura cinofila, moderna, aggiornata, non violenta e rispettosa dei cani e delle persone. Ed esistono educatori che promuovono, con metodi non violenti, una gestione del cane che non ha niente a che vedere con quello che è stata la concezione del cane fino a pochi anni fa.
Probabilmente ci sono altre persone che in questo momento sono disorientate come ero disorientata io, forse anche tu hai voglia di cercare risposte alle domande che il tuo cane ti costringe a porti.
Ho pensato così di darti la possibilità di leggere il mio punto di vista ma spiegato da una professionista bravissima che si chiama Stefania Buonarota. Puoi leggere il suo curriculum sul suo sito o sulle sue pagine social. Da parte mia posso dirti che sono sua allieva ormai da anni, ho frequentato il suo corso di Addestramento Collaborativo e ha rivoluzionato la mia vita in meglio.
Spero che i suoi articoli possano essere buoni spunti di riflessione e generare ulteriori domande, perché il segreto della costruzione dei rapporti buoni o ottimi per me sono le domande più che le risposte.
Fammi sapere dove vuoi se questa rubrica ti piace e ti è utile!
Scritto da: Valeria De Filippi
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