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Come scegliere la ciotola migliore per il tuo cane.

Mi trovo sempre più spesso a farmi nuove domande riguardo i prodotti che uso per i miei cani.

Questa volta è toccata alle ciotole.

Mi è stato chiesto quali ciotole fossero le migliori in termini di qualità… 🤔 bella domanda! Tieni conto che fino a quel momento io alle ciotole non ci avevo mai badato più di tanto. Credo di averle acquistate anni fa non pensando a niente se non che dovessero essere abbastanza capienti e non eccessivamente orribili. Le mie tutto sommato erano capienti e solo bruttine. Per rispondere al meglio alla domanda mi sono messa a fare ricerche sulle ciotole perché tutto sommato era ora di farsi qualche domanda…

La prima domanda che mi è venuta spontanea farmi è stata:

  • C’è una ciotola migliore di un’altra?

🤔 Non lo so! Che caratteristiche dovrei considerare in una ciotola oltre grandezza e bellezza, per pensarla migliore o peggiore di un’altra? Mi sono risposta con un’altra domanda:

  • “forse conta il materiale di cui è fatta”?

Cercando risposta a questa seconda domanda, sono incappata in uno studio sulle ciotole dell’acqua e in una spiegazione sui materiali con cui sono fatte le ciotole del Dott. Valerio Guiggi, Medico Veterinario specializzato in Nutrizione e Specialista in Ispezione degli Alimenti. Ho trovato così risposta ad entrambe le mie domande.

Iniziamo dicendo che secondo lo studio americano condotto sulle ciotole dell’acqua “Microbiological Assessment of Canine Drinking Water and the Impact of Bowl Construction Material” di Coralie Wright, Aisling Carroll – e secondo il dott. Guiggi, ci sono ciotole migliori di altre ma soprattutto ci sono ciotole che hanno caratteristiche differenti dal punto di vista del rischio microbiologico e del rischio chimico a seconda del materiale di cui sono fatte.

Il dott. Guiggi spiega che le ciotole, come anche le nostre stoviglie, sono interessate dal rischio chimico, che riguarda la capacità di un materiale di migrare sostanze chimiche da se stesso al cibo che contiene, e il rischio microbiologico che riguarda invece la capacità di far proliferare al suo interno una carica batterica. Per questo, in umana, esiste una regolamentazione ben precisa – Reg. CE 1935/04 (art.15) perché non tutti i materiali possono andare a contatto con gli alimenti e, le nostre stoviglie per essere idonee alla vendita, devono aver superato i test sul rischio chimico e devono presentare o la dicitura “per contatto con i prodotti alimentari” o il corrispondente simbolo riportante il bicchiere e la forchetta.

Idoneo al contatto con prodotti alimentari. Reg. CE 1935/04 (art.15)

Le ciotole invece non seguono nessuna regolamentazione perché i mangimi non sono categorizzati come alimenti. Questo porta alcuni problemi perché fa si che non ci siano garanzie sulla non migrazione dei materiali delle ciotole al cibo dei nostri animali.

Nonostante non ci sia una regolamentazione ufficiale, alcune ditte serie di prodotti per animali, sottopongono le proprie ciotole agli stessi test che vengono effettuati per le stoviglie e… (Spoiler) io ne ho scovata una che segue la regolamentazione Reg. CE 1935/04 (art.15) come in umana.

Se vuoi vedere le ciotole che hanno superato i test per il rischio chimico e sono idonee a contenere cibo ed essere usate nel forno a microonde e in lavastoviglie, CLICCA QUI!

Ci tengo a riportarvi qui le informazioni che ho appreso ascoltando il dott. Valerio Guiggi in modo tale che possiate farvi una idea e scegliere la ciotola del materiale che vi ispira di più. Se avrete il coraggio di arrivare alla fine del mio lunghissimo articolo vi dirò quali sono le ciotole che preferisco io dopo aver immagazzinato tutte queste informazioni.

In commercio si possono trovare ciotole in:
  • Vetro
  • Ceramica
  • Alluminio
  • Acciaio
  • Plastica

IL VETRO è un solido inorganico, non metallico, costituito dalla Silice in forma amorfa. La Silice non è l’unico componente perché vengono aggiunti coloranti, stabilizzanti e fondenti per modificare la temperatura e facilitare la lavorazione del vetro. Questi componenti aggiuntivi contengono però Piombo e Silicati che restano all’interno del vetro e possono migrare al cibo. Per questo la migrazione di Piombo e Silicati in umana non deve superare certi parametri. Le migrazioni maggiori avvengono in ambiente alcalino e a causa del calore. Quindi parlando di ciotole ci sarà più possibilità di migrazione se scaldate la pappa al vostro cane o gatto nella ciotola di vetro. Con una alimentazione a base di croccantini, che sono prevalentemente acidi e non si scaldano, i rischi di migrazione sono minori. Il rischio microbiologico è basso perché il vetro non si graffia e i batteri non si annidano. Se lavate bene la ciotola di vetro con il sapone non ci sono grossi rischi di proliferazione batterica. Attenzione invece alle rotture, perché non sono infrequenti e il rischio di ferite per cani e gatti c’è, soprattutto per quelli esagitati che rovesciano le ciotole.

LA CERAMICA non è un materiale ma un insieme di materiali ottenuti da diverse argille. Le ciotole in ceramica, quindi, possono variare molto per composizione. Per questo motivo la ceramica è stato uno dei primi materiali ad essere stato normato nel 1960 per la migrazione dei materiali a contatto con i cibi. Piombo, Cadmio e vernici possono migrare dalla ceramica al cibo in ambiente acido. Come abbiamo detto prima parlando del vetro, i cibi per cani e gatti sono acidi, quindi sarebbe bene non usare ciotole in ceramica se non hanno la certificazione di idoneità al contatto alimentare, soprattutto se il cane o il gatto lascia il cibo nella ciotola per tanto tempo o se voi lasciate sempre a disposizione il cibo. Lo studio sulle ciotole dell’acqua ha dimostrato che per la ceramica la proliferazione batterica è alta perché è un materiale poroso che tende anche a scheggiarsi formando ulteriori anfratti dove si annidano i batteri. Come per le nostre stoviglie, però, il pericolo di proliferazione batterica si elimina con una buona detersione quotidiana. Come noi non mangeremmo in un piatto sporco, così non dobbiamo pensare che la ciotola del cane possa rimanere sporca ed ospitare il cibo per il prossimo pasto.

Indipendentemente dal materiale, quello che veramente abbatte il rischio microbiologico è una gestione corretta della pulizia della ciotola! Le ciotole vanno lavate come i nostri piatti.

L’ ALLUMINIO è un elemento puro ma nelle ciotole vengono inserite altre leghe. Non ci sono grandi limiti legali per le migrazioni tra alluminio e cibi, perché non siamo stati in grado di stabilire quale fosse il valore che rappresenta un rischio per la salute, esistono però dei limiti fissati per le altre leghe. Il ministero della salute dichiara che pur non essendoci limiti importanti, questo non significa che non esistano affatto pericoli di migrazione tra i cibi e alluminio, esistono ma non sono state valutate come gravi. Migrazioni più significative tra alluminio e cibo sono state trovate in ambienti molto acidi o molto salati. Per questo motivo è più importante considerare la migrazione che può esserci per gli alimenti umani che vengono conservati in contenitori di alluminio o riposti in frigo nella pellicola di alluminio, perché il contatto è più diretto e prolungato nel tempo. Questo è un problema che con il cibo degli animali esiste in minima parte, soprattutto perché solitamente il cibo è consumato subito, diverso è se il cane o il gatto è inappetente o se siete soliti lasciare il cibo a disposizione.

L’ ACCIAIO è una lega metallica, composta da Carbonio, Ferro e Cromo. Cromo e Nichel si è visto che possono migrare ai cibi. Quando vedete scritto Acciaio 18 10, il 18 e il 10 sono le quantità di Cromo e Nichel inserite nella lega metallica. La migrazione chimica è uguale a quella che c’è nell’ alluminio, e anche per l’ acciaio non ci sono certificazioni e limiti precisi. Il rischio microbiologico è basso sia per l’ alluminio che per l’ acciaio, perché è un materiale facile da pulire e che non crea abrasioni facilmente. Lo studio americano sulle ciotole dell’acqua ha dimostrato che il rischio microbiologico è più basso nelle ciotole di alluminio e acciaio e più alto in tutte le ciotole fatte di altri materiali.

LA PLASTICA non è un materiale unico, sempre uguale. Esistono moltissimi materiali plastici diversi, che portano diverse possibilità di migrazione. Sono sicuri solo e soltanto se c’è la certificazione per l’idoneità al contatto con i cibi. È rarissimo trovare in commercio ciotole in plastica con la certificazione di idoneità. Anche il rischio microbiologico è molto alto, soprattutto perché si creano facilmente abrasioni dove poi si vanno ad annidare i batteri. Se volete usare ciotole in plastica è obbligatorio lavarle spesso e cambiarle ai primi segni di abrasione.

Ultima informazione interessante… Il dott. Guiggi chiarisce anche che non ci sono ciotole che possono creare allergie a causa del materiale di cui sono fatte ma possono creare delle patologie a causa del rischio microbiologico. Se nelle ciotole stazionano batteri allora il cane o il gatto può sviluppare patologie a causa della carica batterica presente nelle ciotole ma non a causa del materiale.

Ricapitolando… sono sconsigliate le ciotole in plastica e in ceramica in assenza di certificazione. Le ciotole in alluminio e vetro sono meno rischiose se non hanno la certificazione ma non le si può considerare sicure per rischio chimico. Inoltre per TUTTE vale la regola di una gestione igienica quotidiana per ridurre al minimo il rischio microbiologico della proliferazione batterica.

Per quanto mi riguarda io scelgo di usare le ciotole in ceramica della Hunter perché hanno la certificazione di idoneità al contatto con i cibi e sono estremamente belle! Anche quelle in acciaio della Hunter mi piacciono molto perché hanno un trattamento nella parte interna che fa in modo che il rischio di graffi sia ridotto al minimo. Grazie a questo trattamento anche queste ultime hanno la certificazione di idoneità al contatto con i cibi, inoltre possono essere messe in lavastoviglie, cosa che non guasta. Se volete vederle potete farlo cliccando QUI.

Voi che ciotola avete scelto o sceglierete per il vostro cane?

I link che trovate nell’articolo rimandano al mio shop dove potete trovare i prodotti che apprezzo, che uso per i miei cani e che mi piace vendere

Scritto da: Valeria De Filippi

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